martedì 29 gennaio 2008

Theatre Vidy-Lausanne


Periodicamente con grande piacere riceviamo i materiali riguardanti l'attività del Theatre Vidy di Losanna in Svizzera. Sicuramente una delle realtà culturali più interessanti e importanti in Svizzera, e in Europa, con produzioni di spettacoli che girano il mondo e ospitalità di altre compagnie nazionali ed estere. Ho fatto un giro nel sito del teatro, www.vidy.ch, e c'è da rimanere a bocca aperta per la bellezza dei loro spazi, le due sale teatrali, il foyer, i laboratori per le prove e quello per la scenotecnica, la foresteria. Tutto concepito in maniera funzionale ed accogliente per far vivere davvero e pienamente l'esperienza del Teatro agli artisti e agli spettatori.

Una Casa del Teatro in Irpinia

Qualche giorno fa abbiamo ricevuto con piacere un' email che di seguito ripropongo.
Ce la manda Gianni Di Nardo, presidente dell'Associazione culturale Co.C.I.S. (Coordinamento delle Compagnie Irpine dello Spettacolo), che nel Maggio 2006 ha accolto il nostro invito a scrivere al Sindaco di Caltagirone spiegando le ragioni per cui avrebbe dovuto accogliere la nostra proposta di costruzione della "Casa del Teatro". E infatti loro la Casa del Teatro l'hanno realizzata in Irpinia, presso il Comune di Mercogliano. Non conoscevamo questa realtà artistica e naturalmente ci ha fatto molto piacere scoprire questo altro esempio di sinergia tra soggetto privato e soggetto pubblico.




Gent.mo
Sindaco di Caltagirone
Prof. Francesco Pignataro

Mi chiamo Gianni Di Nardo e sono il presidente dell'Associazione Culturale Co.C.I.S. (Coordinamento delle Compagnie Irpine dello Spettacolo), circa 5 anni fa siamo riusciti a convincere il Comune di Mercogliano ad affinarci una struttura di sua proprietà, nata per essere uno dei tanti auditorium post terremoto e mai realmente utiluzzata, per realizzare un sogno: far nascere un piccolo teatro il "99 Posti" (www.teatro99posti.com).
Questa nostra esperienza ci ha fatto capire che basta veramente poco per concretizzare idee nate da passioni: basta che chi per i cittadini amministri la cosa pubblica, ascolti, il resto viene da se.
Ora dopo 5 anni di stagioni teatrali, il Comune in questione ha ottenuto un finanziamento, utilizzando un nostro progetto, per riammodernare la struttura e trasformarla in un centro polifunzionale per il Teatro e le arti visive: come vede Signor Sindaco l'appetito vien mangiando.
Pertanto abbracci il progetto "Casa del Teatro", magari mettendosi in contatto con chi ha già affrontato esperienze simili, gliene sarà dato merito "in cielo in terra e in ogni luogo.

Distinti saluti
il Presidente del Co.C.I.S.
Gianni Di Nardo

martedì 15 gennaio 2008

Un Teatro?

Nella nostra città, Caltagirone, si sta costruendo quello che dovrebbe essere un Teatro.
Ma temo, purtroppo, che non lo sarà mai.

Chi mai andrebbe a vivere in una casa in cui il progettista ha deciso da solo se il salone deve esserci o no, o se la cucina deve essere grande o piccola, o dove devono collocarsi porte e finestre?
Un teatro è (dovrebbe essere...) proprio come una casa, un luogo accogliente, funzionale, piacevole per chi lo "vive" , gli artisti, e per chi ne sarà ospite, il pubblico.
Ma se questo luogo non ha nessuna di queste caratteristiche chi mai vorrà viverci e chi mai vorrà esserne ospite?

venerdì 11 gennaio 2008

Lettera al Maestro

Di seguito ripropongo una "Lettera a Luigi Pirandello" scritta da Massimo Lanzetta, Direttore artistico della Compagnia Teatro dei Sassi di Matera ( www.teatrodeisassi.it ), una tra le più interessanti della nuova scena teatrale in Italia.

Il Teatro dei Sassi ha di recente subito, da parte del Comune di Matera, lo sfratto dalla loro sede storica presso i il centro storico della Città.

Una vicenda emblematica (purtroppo come tante altre...) che evidenzia lo stato di crisi delle Istituzioni Pubbliche, poco attente a tutelare e rafforzare quelle esperienze culturali significative nel proprio territorio.




Caro Maestro,

disturbo il tuo riposo perché non riesco a contenere l’entusiasmo nel constatare quanto,
in questi tempi solo apparentemente bui, sia attuale e viva la tua ultima opera: i Giganti della Montagna.

Qui a Matera i giganti arroccati sulla vetta stanno per scrivere l’ultimo atto della tua meravigliosa opera incompiuta: il matrimonio dei due rampolli di famiglia e il conseguente divoramento finale dei teatranti.
Perdonali, maestro, per la loro rozza scrittura, e per credere a torto che siamo noi i teatranti.
Da luglio fino ad oggi, caro Maestro, noi abitanti della villa dei sogni abbiamo fatto di tutto per convincere i teatranti a non partecipare alla festa di nozze: sulla montagna i sogni non hanno alcun valore, irritano i giganti, agitano i loro succhi gastrici e li spingono all’assassinio per golosità.
I teatranti però, non sanno fare altro che rappresentare, mentono per mestiere e – come hai scritto tu – firmano la loro fine ostentando la loro capacità di fingere.

Caro Maestro, per noi sognatori convinti, maestri invisibili del nulla, incapaci di rappresentare, votati alla ricerca di una magia vivente capace di esaudire i desideri, è giunto il tempo di ‘dimettersi’, come il tuo amato Cotrone, e di trovare altrove la casa dove poter continuare a sognare.

Ora e a Matera capisco, più che in tutte le riletture approfondite del tuo testo, perché consideravi i Giganti la tua opera più riuscita, la più illuminante per te, che pure hai scritto la storia del teatro mondiale: il sogno vive solo se si lasciano i giganti isolati sulla vetta.

Per ringraziarti, ogni anno, l’8 di gennaio, noi metteremo in azione i Giganti della Montagna, così come la stiamo vivendo qui a Matera.
La porteremo quindi in giro per l’Italia, perché tutti possano comprendere la contemporaneità della tua opera.

Là dove andremo, ai margini della nostra amatissima città di cui portiamo il nome, continueremo a lavorare perché ci siano sempre nuove creature con cui condividere sogni.
Continueremo a studiare anche i Giganti perché nessuno sia mai più divorato.

Massimo Lanzetta
Teatro dei Sassi